venerdì 7 dicembre 2007

Da Italo Calvino, Le Città Invisibili

L'Inferno dei viventi non è qualcosa che sarà, se ce n'è uno è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.

Due modi ci sono per non soffrirne: il primo riesce facile a molti, accettare l'inferno e diventarne parte, al punto di non vederlo più; il secondo [è più difficile] ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno; e farlo durare, e dargli spazio.